Il brano evangelico è di Giovanni,
ma per stile e tema potrebbe essere attribuito a Luca. E',
infatti, la celebrazione della misericordia e del perdono nei confronti di una
peccatrice, alla quale viene offerto di percorrere una nuova strada. E’ una
donna sorpresa, da scribi e farisei, in flagrante adulterio. Non ci sono
dubbi, dunque, su di lei. La donna è sola, posta al centro degli sguardi
perfidi e perversi dei suoi accusatori, viene posta esattamente tra i due
Testamenti: si tratta di un confronto tra Mosè e Gesù, tra le logiche
dell'Antico e del Nuovo Testamento.
Gesù è chino a terra a testa bassa,
silenzioso. Con calma, come chi domina la situazione, comincia a scrivere in
terra con il dito. Sono gli avversari che si innervosiscono. Loro insistono e vogliono
che Gesù dia la sua opinione. Allora Gesù si alza e dice: “Chi è senza peccato
scagli la prima pietra!". Gesù non discute la legge, ma cambia
l’obiettivo del giudizio. Invece di permettere che loro pongano la legge al di
sopra della donna per condannarla, chiede loro di esaminarsi alla luce di ciò
che la legge esige da loro. Gesù non nega il giudizio di Dio o la Legge e
neppure chiede pietà per la donna, scusandola o difendendola per un peccato che
sicuramente ha commesso; vuole che ciascuno rivolga il giudizio della parola di
Dio anzitutto verso se stesso.
Agostino Caracci - Cristo e l'adultera |
Alla fine, Gesù rimane solo con la
donna in mezzo al circolo. Si alza e la guarda: "Nessuno ti ha
condannato!" Lei risponde: "Nessuno, Signore!" E Gesù: “Nemmeno
io ti condanno! Vai e d’ora in poi non peccare più!"
Gesù dà fiducia alla donna, non
la condanna, ma ciò non significa indifferenza morale. La sua parola suona come
un’assoluzione, congiunta però all’impegno accettato di non peccare più.
La donna, considerata colpevole e
meritevole della pena di morte, rimane in piedi davanti a Dio, assolta, redenta
e recupera la sua dignità.
Signol - Cristo e l'adultera |
Anche noi, quando giudichiamo il
prossimo per i suoi difetti e i suoi peccati, rinnoviamo il gesto degli scribi
e dei farisei: trasciniamo gli altri al giudizio con la nostra mancanza di
carità e pretendiamo di lapidarli con le nostre invettive e le nostre
insinuazioni.
Dobbiamo poggiare la pietra per
terra e tornare indietro. Il perdono di Dio è così; non solo cancella il
passato, ma crea un futuro nuovo e migliore, apre nuove possibilità e strade.